Sicurezza: investimento o spesa?

venerdì 24 nov 2023 | A cura dell'Ufficio Stampa


L’INAIL fornisce un dato evidente per quel che concerne gli infortuni e le malattie professionali denunciati in Italia in quanto mancano strategie di prevenzione in grado di ridurli.

Per aumentare la salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro è necessario che le aziende siano consapevoli dei costi della non sicurezza e che abbiano a cuore questo tema facendo investimenti.

Basti pensare ai costi legati alle assenze per malattia dei dipendenti, quelli connessi alle sostituzioni di lavoratori infortunati, quelli derivanti dalla mancata produzione o gli oneri dovuti a sanzioni penali e costi assicurativi.

Solo se si è consapevoli di tutti questi costi, si può comprendere che investire in sicurezza conviene.

Infatti, la sicurezza non dovrebbe essere vista come un costo dalle aziende, ma come un investimento che protegge i lavoratori e migliora la salute economica delle imprese.

Per un euro speso in sicurezza, un’azienda spende dagli 8 ai 35 euro per mancata sicurezza.

Un mese di infortunio, come costo equivale a tre mesi di stipendio.

Secondo gli studi i costi globali della non sicurezza sono molto alti. In Italia ammontano al 3,5% del PIL, pari a circa 45 miliardi di euro. E se dividiamo 45 miliardi di euro per il numero degli infortuni sul lavoro si ottiene un costo globale per infortunio pari a circa 64.000 euro. Costo che tra l’altro non considera tutta una serie di fattori intangibili.

I costi della non sicurezza si suddividono in:

  • costi diretti: per esempio le assenze per malattia, i risarcimenti, le spese mediche, i costi amministrativi
  • costi indiretti: per esempio i costi per formare nuove persone
  • costi intangibili: ad esempio i costi reputazionali, come l'impatto negativo sull'immagine dell'azienda dovuto a incidenti o violazioni della sicurezza. A questi costi si aggiungono i costi assicurativi che riguardano la gestione degli infortuni sul lavoro.

 

Una volta identificati questi costi e valutato il rapporto costi/benefici, è possibile sviluppare una strategia di investimento sulla sicurezza sul lavoro.

Un investimento mirato all’implementazione di corsi di formazione specifici per i dipendenti, all'acquisizione del corretto utilizzo di attrezzature e dispositivi di sicurezza adeguati.

La formazione sulla sicurezza sul lavoro deve coinvolgere tutti i livelli dell'organizzazione, dai dirigenti ai dipendenti.

La formazione, è uno degli investimenti più importanti per ridurre i dati infortunistici ed evitare i costi della non sicurezza.



La sicurezza è un investimento per la vita, non una spesa.